In seguito alla distruzione della personificazione di Priscilla da parte di Claire, Cassandra tornò parzialmente in sé, rigenerando gli arti distrutti e iniziando ad attaccare di sua iniziativa. Europa, accortasi della grande potenza della Mangiapolvere, approfittò del caos per fuggire dal campo di battaglia e dirigersi verso Rabona, decisa a placare la sua fame.
Tuttavia nella Città Santa, si radunarono le guerriere dell'ultima generazione, pronte a opporle resistenza, ma l'attacco travolgente di Europa le mise subito in difficoltà. Perciò, mentre le altre guerriere tenevano impegnata la risvegliata, Galatea decise di sfruttare il forte legame empatico tra Clarice e Miata, nella speranza di generare un risveglio controllato della piccola, simile a quello tra le gemelle, rendendola in grado di concludere il combattimento.
Nel frattempo continuava la battaglia tra Priscilla e Riful. L'abilità dell'abissale infetta di assorbire l'energia prima dai resti del Distruttore, poi dagli attacchi di Priscilla stessa, prolungò lo scontro, rendendolo molto più violento. Messa alle strette l'Unicorno sfoderò una nuova arma, che si rivelò nientemeno che la sua Claymore, e tornò per giunta in forma umana, confessando di voler combattere con i ricordi di paura e tensione che provava prima che si risvegliasse. Ancora una volta, Priscilla dimostrò la sua superiorità distruggendo in pochi attacchi il nemico.
Con l'aiuto di Galatea e Clarice, Miata completò il risvegliò. L'intenso combattimento sembrò inizialmente volgere a favore della guerriera, ma la maggiore esperienza e strategia di Europa ne ribaltarono presto l'andamento. A causa del protrarsi del risveglio e delle ferite subite da Miata, Clarice perse il controllo della sintonizzazione e la piccola guerriera iniziò ad avere fame di interiora di umani, attaccò quindi alcuni dei soldati della città, intenzionata a cibarsene. Clarice così decise di superare il limite, sebbene ciò, per una guerriera imperfetta come lei, significasse la morte. Riacquisito il senno Miata, con l'aiuto delle altre compagne, costrinse Europa fuori dalla città, annullando il suo vantaggio tattico e riuscendo finalmente a distruggerla. Tornata umana, la piccola si ricongiunse a Clarice, che, poco prima di dissolversi, cancellò il suo ricordo, per evitarle il dolore di dover perdere nuovamente una persona cara.
Attirata dall'odore umano, Priscilla raggiunse Rubel e Dae, che avevano assistito al suo combattimento. Quando Dae iniziò a parlare dell'infanzia della risvegliata, facendo notare che la sua immensa potenza fosse causata dalla decisione volontaria di cibarsi delle carni del padre trasformatosi in Yoma, l'Unicorno lo uccise e cominciò a cibarsi delle sue interiora, permettendo la fuga di Rubel. La particolare struttura del suo corpo permise allo scienziato di rimanere in vita ancora per poco. Mentre consumava il pasto, Priscilla rivelò le sue preferenze alimentari in fatto di umani, omettendo dalla sua dieta le bambine. Compreso il motivo, Dae le rivelò che, probabilmente, negli istanti precedenti il risveglio, ella si rese conto della forza distruttiva che avrebbe sviluppato e impresse su se stessa una maledizione (o restrizione). Impedendosi di vedere le bambine, Priscilla sperava che un giorno sarebbe cresciuta tra esse colei che avrebbe potuto ucciderla.