Teresa decise di lasciare Claire nella prima città che avrebbero trovato lungo la strada dopo aver lasciato Teo, e trovarono la città di Rokuto. Prima di raggiungerla, dopo averla vista vista in lontananza dalla montagna, trascorsero l'ultima notte insieme nel bosco. Claire dopo essersi addormentata senza mai smettere di piangere dopo aver saputo che lei e Teresa si sarebbero dovute separare per sempre, quest'ultima si allontanò dalla piccola Claire per parlare con l'uomo che le stava inseguendo. Teresa incontrò nuovamente Rig in pessime condizioni per via del precedente episodio che gli costò la sua mano sinistra. Rig che non si era medicato accuratamente rischiava di prendersi un infezione molto grave, però l'odio che provava nei confronti della guerriera era tale che decise di umiliarla pur di toglierle quello stupido sorriso, così da lui definito, e così fece. Quando Rig cercò di spogliare Teresa si accorse che il corpo della guerriera era terribilmente segnato da un qualcosa, e cambio espressione del volto. Tuttavia, in quel momento apparve Claire intenzionata a difendere Teresa, ma venne bloccata con violenza dallo stesso Rig, intento ad ucciderla. Teresa con un rapido scatto preso il coltello dell'uomo e lo minaccio di ucciderlo anche se le sarebbe costata la sua stessa vita per via della violazione di una delle regole dell'Organizzazione. L'uomo scappo a gambe levate, ma Claire terribilmente provata l'abbraccio e iniziò a parlare per consolarla per il male che provava. Teresa, seppur stupita dal fatto che Claire riuscisse a parlare cercò di tranquillizzarla dicendole che quella ferita era brutta solo a vedersi ma che non le procurava alcun dolore. Invece Claire intendeva dire che il dolore che Teresa provava era identico al suo, non fisico ma bensì emotivo, lo stesso di chi aveva sofferto e di chi aveva visto perdere i suoi familiari, ma che non riusciva a sfogarsi in nessun modo. A quel punto Teresa capì che in quel momento che quella bambina alta la metà di lei la stava consolando e che le aveva insegnato a versare lacrime dai suoi occhi d'argento.